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Jun 24, 2023

Bambini randagi

È difficile non perdersi nella luminescenza del nuovo album inebriante e dal nome appropriato degli SKZ

Al primo ascolto, il terzo album in studio degli Stray Kids ti farà sentire come se fossi arrivato a una festa già in pieno svolgimento: l'atmosfera è elettrica se non un po' inebriante, l'aria densa di chiacchiere vivaci e bassi pesanti che rimbombano. il tuo petto, mentre vaghi da una stanza all'altra cercando di orientarti. I 5 Stelle sono disorientanti in questo senso. Ma una volta che i tuoi sensi si adattano alla frenesia e il tuo corpo si sincronizza al ritmo, ti perdi nella sua luminescenza.

Da quando si sono formati nel 2017, gli Stray Kids hanno adottato una mentalità "gioca duro, lavora di più". Il trio di produttori Bang Chan, Changbin e Han, noto come 3RACHA, ha appositamente creato il suono unico del gruppo, creando gran parte della loro prolifica opera ed espandendo la loro diversificata tavolozza sonora attraverso le linee di genere. La loro musica è spesso definita dalla sua intensità, spiritosità e propensione a far esplodere i timpani: un'ondata di gioia di vivere servita con un lato di grinta.

Quella genuina energia ha segnato l'ottetto di due (tre) album numero 1 nella Billboard 200, rendendoli uno degli artisti più emozionanti e più venduti del K-pop. La loro più grande forza, tuttavia, è sempre stata la volontà di sperimentare pur rimanendo fedeli al loro stile su misura. "5-Star" dimostra questo abile atto di bilanciamento attraverso una serie di brani che enfatizzano le dimensioni e la portata dell'incessante ambizione degli Stray Kids.

Forse nessuna canzone rappresenta questa nuova era meglio del singolo principale, "S-Class", un miscuglio di parti apparentemente incongrue fuse insieme dall'abilità produttiva mutevole dei 3RACHA. È un intricato puzzle di rap in piena espansione, bassi vibranti, elettronica sensuale, hip-hop anni '90, pop scintillante e club sporchi, un cubo di Rubik sonoro tanto complesso quanto avvincente.

Sulla "Classe S" si paragonano alla stella più speciale del cielo (il suo titolo coreano, "특", significa "speciale"). "Quello strano, sono io", gridano, una continuazione dei temi esplorati in "Oddinary" dell'anno scorso. Nel celebrare la loro celestiale singolarità, ti invitano a fare lo stesso: "Sii quello che brilla invece di inseguire ciò che è brillante", rappa Han su un ritmo boom-bap, una testimonianza dell'etica del gruppo.

Nessuno che segue le tendenze, gli Stray Kids esistono nella loro arena dove la loro unica competizione è loro stessi. Questa determinazione ad essere ai massimi livelli attraverso i brani eccezionali "Hall of Fame" e "Topline", l'ultimo dei quali presenta un fluido assist del leggendario rapper Tiger JK. La "Hall of Fame" di apertura è un viaggio esilarante, dai suoi sintetizzatori ronzanti e melodie vocali paradisiache (IN suona particolarmente adorabile) alle sue percussioni grintose e svolazzi distorti. In confronto, "Topline" colloca la sua impenetrabile fiducia in un flusso rilassato. Casualmente cool nella loro interpretazione, gli Stray Kids non sono mai stati così composti.

C'è un livello di coesione nei '5 Stelle' che in precedenza era sfuggito al gruppo. "ITEM", un altro pezzo forte dell'album, continua a far luce sulla tenacia degli Stray Kids. "Iniziato dal basso, l'ho fatto mio," canta Seungmin nello splendido pre-ritornello. La traccia si apre con un riff di synth che sembra uscito direttamente da un videogioco e si lancia immediatamente nel ritornello, pronunciato da Changbin con forza staccata. "Anche se vado all-in, non vedrò mai la perdita," rappa Hyunjin con destrezza finemente calibrata. "Fletti il ​​mio talento, quello che voglio è in entrambe le mani."

Il successo del brano inglese "Super Bowl" – sorprendentemente, l'originale "God's Menu" – è frutto del carisma interstellare del gruppo. Solo gli Stray Kids potevano rendere affascinante un testo come "Finger lickin', yeah, we cookin' up a Super Bowl / In the kitchen, Michelin, irresistible". Mentre alcuni artisti potrebbero cambiare la propria identità per conformarsi al nuovo mercato musicale, gli Stray Kids raddoppiano senza paura il formaggio.

Han usa la penna su "Get Lit" e "Collision". Dal punto di vista sonoro, non potrebbero suonare più diversi, ma vedrai le impronte di Han dappertutto. "Get Lit" è un chiassoso inno party-rock con un taglio esistenziale, mentre "Collision" è la versione più adulta dell'album: un'interpretazione delicatamente sensuale dell'amore perduto, i cui resti aleggiano nel cielo come polvere spaziale sparsa. Questa combinazione di lirismo sofisticato e R&B è il punto in cui Han brilla, e potrebbe costituire un parco giochi avvincente per Stray Kids da esplorare ulteriormente nelle versioni future.

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